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24/05/2018 - Pallavolo

Volley al femminile: davvero una storia bellissima

Il meglio di ciņ che potresti immaginare


Data: 18/05/2018


Foto 3842 di Laura Ferraro

 

                               Il lavoro della nostra nazionale di pallavolo femminile, in questi mesi, non si è mai fermato. Continua inesorabile in prospettiva delle qualificazioni europee previste nel calendario del prossimo anno. Tutte le componenti della squadra sentono il dovere, ed il bisogno, di dimostrare impegno e desiderio nella voglia di incontrarsi, nonostante le mille difficoltà logistiche e di gestione personale. Un gruppo che lavora in sinergia e nel quale ognuna dà il proprio contributo: un contributo sportivo, negli sforzi fisici da affrontare durante ogni raduno, un apporto economico e temporale, nel cercare di essere sempre presenti alle iniziative promosse, ma soprattutto un contributo emotivo che non si esaurisce con gli incontri in palestra ma, al contrario, va avanti e cresce durante le attese. Un contributo umano, quindi, che attraversa trasversalmente il concetto più ampio di sport di squadra e che cerca di abbracciare in sé il fine più nobile di tutti. Si dice sempre che il fine giustifichi i mezzi, ma se il fine è la solidarietà ed il mezzo è una partita di pallavolo, l’espressione assume subito una connotazione molto più intensa e pregna di significato. La collaborazione tra la nostra nazionale di pallavolo femminile e l’aspetto sociale risulta ormai consolidata e decisamente vincente. Vincente perché si utilizza un campo da pallavolo non solo come allenamento ma anche come pretesto per fare qualcosa di nobile, di vero e di importante.

Riccione 23, 24 e 25 febbraio: Il raduno di febbraio si è svolto nell’allegra cornice romagnola, una cornice che non può far altro che stimolare la parte migliore delle persone. Un territorio che ha ospitato un allenamento incentrato sugli schemi di gioco il venerdì sera, sulla ricostruzione del gioco tra i fondamentali ricezione/attacco/difesa nella mattinata di sabato, per poi continuare con un’amichevole organizzata a Faenza nel pomeriggio dello stesso sabato e nuovamente a Riccione nella mattinata di domenica. Tolto l’impegno fisico e la costanza dimostrata durante gli allenamenti, non posso non soffermarmi sulla tenacia dimostrata durante le due amichevoli affrontate. La prima, in modo particolare, ha messo in campo tutto l’aspetto umano che contraddistingue la squadra e ha sottolineato la grande bellezza interiore che le appartiene. L’amichevole, infatti, è stata organizzata in collaborazione con la squadra femminile Pallavolo Faenza con l’obbiettivo di raccogliere dei fondi destinati all’Unione trapiantati di polmone di Padova.

La partita di domenica è servita, invece, per mettere in campo la grinta e la tenacia di cui ogni componente della squadra dispone.

Frosinone 16,17 e 18 Marzo: La location, impegnativa da raggiungere per la maggior parte delle partecipanti, non ha messo in crisi la presenza a questo raduno. A forze ridotte per l’assenza di alcune atlete, è bastato noleggiare un pulmino e partire verso la meta laziale. Il viaggio, effettuato nella condivisione più totale, non ha fatto altro che rafforzare quei legami già solidi ed estremamente sinceri. Un viaggio lungo e fisicamente stancante che è servito, però, per aumentare l’identità del gruppo.

Anche in questo caso il raduno è stato organizzato con lo schema di due allenamenti (improntati principalmente su attacco/difesa e sulla ricostruzione del gioco) e due partite amichevoli. Anche in questo caso la forza del gruppo non ha potuto fare a meno di venire fuori. Un po’ sottotono durante il primo incontro, è esplosa nella seconda competizione dove la testa ed il sostegno di squadra hanno aiutato a superare la stanchezza fisica e lo sconforto iniziale dovuto al punteggio. Partendo da un parziale set di 2-0 a sfavore, un notevole recupero ha condotto la squadra sul punteggio di 3-2, con l’ultimo parziale di 16-14 a favore delle avversarie.

Concludo rivolgendomi direttamente alle mie compagne di squadra, a quelle donne, cioè, con le quali ho il desiderio ed il piacere di condividere tutte queste esperienze, quella seconda famiglia dove trovare sostegno, svago, affetto. Lo faccio però utilizzando e parafrasando le parole di chi ha solo parzialmente conosciuto il nostro mondo e, nonostante questo, ha capito perfettamente ciò che siamo… “siamo davvero una storia bellissima”.

Forza ragazze…sempre e comunque…CINQUE!

 

 

 


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